Un documentario sull’ambiente e sul futuro del nostro Pianeta!

Preoccupato per il futuro della sua giovane figlia, il regista Damon Gameau viaggia per il mondo alla ricerca di nuovi approcci e soluzioni al cambiamento climatico, incontrando geniali innovatori per attingere alla loro esperienza.

Ciao, sono Paul D. Dramelay autore del romanzo urban fantasy i Guardiani della Natura – L’ultimo Distintivo di cui puoi leggere i primi tre capitoli andando a questo link. Questo è il mio blog dove parlo perlopiù delle mie esperienze da aspirante autore, da autore che ha provato la strada self e che poi ha pubblicato con una casa editrice non a pagamento. Parlo anche di natura, ambiente e scienza, argomenti per me importanti e inseriti per questo all’interno del mio romanzo.

Il docufilm è stato presentato in anteprima al Festival di Berlino 2019 e in Australia ha registrato tra i più grandi incassi di sempre nel suo genere. Sicuro che il nostro futuro nel 2040 potrebbe essere equo, positivo e sostenibile se decidessimo di adottare le soluzioni e le tecnologie già disponibili, Gameau ha fatto un viaggio attorno al mondo incontrando esperti e innovatori in diversi settori, come agricoltura, acquacoltura, sostenibilità, logistica, educazione, alimentazione, impegnati concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici.

Ha incontrato anche quasi 100 bambini da diverse parti della Terra, per capire i loro desideri e speranze e per andare oltre la propria visione del futuro.

Il messaggio, punto cardine del film è: “Credo sia arrivato il momento di raccontare una nuova storia, una storia che si focalizzi sulle soluzioni e non sui problemi”.

Oggi abbiamo molte tecnologie non sperimentali, reali, che potremmo applicare da subito per migliorare la condizione di vita di tutti noi e di conseguenza del pianeta. Potremmo inquinare di meno ma non solo, ripulire i mari e l’aria. Forse non abbastanza da scongiurare la fine del mondo, ma di sicuro cominciando oggi a far meglio, ad occuparci della salute del pianeta (e quindi della nostra) potremmo spostare in avanti l’asticella del collasso finale senza ritorno e nel frattempo, magari darci modo di inventare qualcosa di nuovo che possa risolvere definitivamente il problema del nostro impatto ambientale sul pianeta.

Non ci dimentichiamo che il problema più grande per il pianeta siamo noi!

Le nostre abitudini, brutte per lo più, e il menefreghismo di molti che gettano qualsiasi cosa utilizzata in strada, in mare o nei boschi. Come le cicche che appiccano incendi, quando non dolosi, e le mascherine che nel periodo COVID-19 sono state consumate in modo massiccio. Nel docufilm si parla di tante attività che potremmo incrementare per migliorare la salute del mare e dei cieli migliorando così la vita delle forme di vita che abitano questi luoghi e ancora, di rimando, la nostra. Ma dobbiamo tutti fare uno sforzo per impegnarci in tale direzione perché il gesto di ognuno di noi, come quello di alzare una mascherina utilizzata da qualcuno da terra, può fare la differenza.

Se in milioni ci dedicassimo alla pulizia delle spiagge, dei parchi cittadini e del mare, se c’impegnassimo a educare i più giovani a non gettare nulla per strada, in spiaggia, in mare, se chiedessimo alle nostra amministrazioni una raccolta differenziata più capillare, se ci dedicassimo a creare orti sui tetti dei palazzi e molte altre attività condominiali come il micro eolico e il fotovoltaico, potremmo risparmiare migliaia di euro in corrente per condominio e di conseguenza, milioni di euro per l’intero pianeta. Meno consumo di fonti non rinnovabili, meno inquinamento, meno riscaldamento, più pulizia, più riciclo e riutilizzo.

Guarda il trailer ufficiale in lingua originale!

Volete anche voi fare qualcosa per un 2040 migliore?

C’è molto che potete fare per cambiare il pianeta, partendo dalle vostre abitudini! E se vi sembra poco, non ci dimentichiamo come sono cambiati i mari, i corsi d’acqua e l’aria del cielo, in due mesi di LockDown forzato. Soli 60 giorni per rendere le coste di tutto il nostro Paese, belle come i mari tropicali, i corsi d’acqua trasparenti e i cieli tersi.

Quindi, non c’è bisogno di fare chissà quale campagna, donazione o sforzo per migliorare il mondo. Per essere partecipi del cambiamento potreste guardare questo documentario o altri che trattano l’argomento da differenti punti di vista e provare a mettere in pratica i consigli semplici che alcuni di questi danno. Nel farlo, potreste coinvolgere alcuni amici e parenti. Potreste, se non presente, cercare di promuovere la raccolta differenziata nel vostro quartiere o provincia, spingendo con una petizione il vostro comune o circoscrizione d’appartenenza a muoversi in tal senso. Potreste organizzare una raccolta fondi per piantare qualche albero, creare un gruppo di movimento cittadino per tenere pulito l’ambiente che vi circonda o iscrivervi a qualcuno esistente, che organizza periodiche pulizie del quartiere o aree naturali. Potreste bannare la plastica nella vostra casa e magari scegliere un’alimentazione non onnivora, per almeno qualche giorno a settimana. Potreste, se non lo fate, vivere di più la natura preferendo attività all’aperto, escursioni e visiti di luoghi naturali.

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