Salone del Libro di Torino, perché non andarci!

Ciao, sono Paul D. Dramelay autore del romanzo i Guardiani della Natura – L’ultimo Distintivo di cui puoi leggere i primi tre capitoli andando a questo link.

Nel 2023 quando il mio romanzo è uscito in Crowdfunding con la prima casa editrice che lo ha scelto, ho deciso di partecipare a un po’ di mostre, fiere ed eventi per promuovere il mio lavoro. Se vuoi sapere un po’ come è andato l’anno di promozione online e offline, sopratutto se sei un autore o autrice alle “prime armi” che cerca di trovare la sua strada, ti consiglio di leggere questo articolo nel quale racconto il bello e il brutto dell’esperienza. Per finire, ti consiglio anche il mio articolo “la matrix delle fiere” dove parlo sempre della mia esperienza da autore che si promuove in giro.

In questo breve articolo che rimanda a un più lungo video sull’argomento, che trovi sul mio canale @Dramelaytalk cliccando a seguire, ti voglio invece parlare del motivo perché reputo del tutto insensato per un autore o autrice esordiente, piccolo e invisibile, bistrattato e snobbato, partecipare a una fiera tanto importante come la Fiera del libro di Torino, spendendo cifre per noi esorbitanti.

Una mia riflessione personale, da autore esordiente paria della scrittura, che l’anno scorso (2023) è stato al Salone, esponendo il suo romanzo da poco uscito, nell’area “minestrone” ovvero quel girone dantesco per tutti i self e autori editi da micro editori che al Salone non hanno partecipato. Nel video spiego nel dettaglio  perché non è il caso, a mio avviso, spendere tempo, soldi ed energie.

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• LA FIERA DEL LIBRO DI TORINO – 19/22 Maggio 2023

Il dado era bello che tratto già da tempo quando ormai in me era quasi certa la immensa cazz@t@ fatta… per essere presente alla fiera.

Avevo acquistato biglietti vari (treno, ingressi, soggiorno) con discreto anticipo. Anche in questa circostanza, sono andato in fiera con una realtà associativa che promuove “fritto misto all’italiana” ritrovandomi tra panzarotti, scagliuzzi, crocchè e pizzelle varie (errore da non fare). Non chiedetemi io cosa ero l’ha in mezzo, perché non lo saprei!

Quello che ho notato e confermato dalla precedente fiera, è stato un generico disinteresse da parte dei visitatori per noi tutti autori sfigatti buttati nell’arena tra leoni e gladiatori pronti a schiacciarci (leggasi, grandi nomi editoriali e artistici). I visitatori del SalTo quasi giravano a largo dei piccoli stand, per non essere disturbati dagli autori vampiri testimoni del loro dio che libro alla mano, stile predicatori, cercavano di piazzare la loro fatica, a mo di folletto a 3 velocità.

Mai, mai andare in una fiera dove ci sono i self, sopratutto se i self te li mettono di fianco e Youcanprint alle spalle!

Libri venduti 2 ma per fortuito caso – soldi spesi, un botto!

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