Non sappiamo se e quando i webtoon guadagneranno un mercato considerevole anche in Italia, qualche editore ci sta provando, quello che sappiamo è che in occidente sono già arrivati, in particolare negli Stati Uniti, e che nonostante siano un formato digitale, stanno sviluppando un peculiare rapporto con la carta.

Ciao, sono Paul D. Dramelay autore del romanzo urban fantasy i Guardiani della Natura – L’ultimo Distintivo di cui puoi leggere i primi tre capitoli andando a questo link. Questo è il mio blog dove parlo perlopiù delle mie esperienze da aspirante autore, da autore che ha provato la strada self e che poi ha pubblicato con una casa editrice non a pagamento. In questo articolo parliamo di fumetti, aspetto importante del mio romanzo e della mia vita!

Il fumetto, che è un linguaggio e non un genere, è stato negli ultimi anni uno dei segmenti a maggior crescita del nostro mercato.

Una crescita nata con la pandemia nel settore manga, ma che poi si è riflessa su tutto il mercato che ha visto grossi incrementi di vendita delle copie stampate e che nei maturi mercati orientali – ha dato un’accelerata anche ai formati digitali.

Caso eccellente, ne abbiamo scritto più volte, è quello di Webtoon, la piattaforma sudcoreana leader nella distribuzione di fumetti digitali a scorrimento verticale che, addirittura, hanno sfidato il primato dei manga in Giappone grazie al loro formato a colori, scorrimento verticale di facile lettura su smartphone e altri dispositivi, rapidamente imponendosi su un genere che storicamente caratterizzato da stampa in bianco e nero in layout che, per i non addetti ai lavori, può rivelarsi più ostico. Un formato nativamente digitale che sta quindi attraendo sopratutto i più giovani che non hanno sviluppato un peculiare rapporto con la carta, alla quale si sentono poco legati così come all’idea di “collezionismo” classico, retaggio degli anni 80 e 90 del secolo scorso.

Il pubblico dei lettori di Webtoon infatti è giovane e femminile.

Quasi la metà dei creator del sito sono donne e molte delle serie più importanti sono realizzate da autrici o autor* non binari. Chase fa notare che, mentre sulla piattaforma coreana sono le storie romance quelle più popolari, il Webtoon statunitense vanta un mix più ampio di generi, tra cui fantasy, fantascienza e horror. Poiché la proprietà intellettuale dei fumetti pubblicati su Webtoon rimane agli autori, questi sono liberi di firmare contratti anche con altri editori, alimentando le connessioni tra lo scroll e le pagine sfogliate. Il fantasy mitologico Lore Olympus di Rachel Smythe – racconta ancora PublishersWeekley – una delle maggiori proprietà in lingua inglese di Webtoon, è stato pubblicato da Del Rey, marchio di Penguin Random House. La serie è poi diventata la prima pubblicazione di Inklore, il nuovo imprint di PRH esclusivamente dedicato a manga, webtoon e webcomic per il pubblico adulto, «originali o in licenza» e in molti casi web to print: ovvero pubblicati in prima battuta in digitale dalle piattaforme come Webtoon, e a seguire, a stampa, da editori tradizionali.

Per gli editori, il cui mestiere è anche valutare il rischio e il potenziale dei libri che decidono di pubblicare, fare scouting tra i webtoon distribuiti dalle piattaforme ha dei vantaggi innegabili. In primo luogo, permette loro di esaminare un arco narrativo completo, e poi di poter contare sul pubblico di chi è già lettore di quella storia.

Le serie, infatti, soprattutto quelle di maggior successo, hanno uno zoccolo duro di appassionati che seguirà volentieri la storia dallo schermo alla carta. Anche con la dichiarata intenzione di sostenere, con l’acquisto, il lavoro del creator. Senza contare che la versione a stampa, specialmente di un contenuto serializzato, si presta particolarmente alla collezione, all’esposizione. Oltre che all’utilizzo posizionale, valoriale e relazionale tipico del libro. Così, mentre un pubblico sempre nuovo entrerà in contatto con le storie sulle piattaforme, quello già esistente verrà consolidato con l’esperienza premium offerta dalla stampa.

Vale la pena sottolineare che il webtoon – con il suo sviluppo in verticale e la sua interattività legata a doppio filo allo smartphone – potrebbe essere piuttosto difficile da convertire in un prodotto stampato. Molti editori concordano sul fatto che il problema più grande è la riformattazione per la stampa, ma anche la resa dei colori potrebbe essere un ostacolo, con il passaggio da RBG a CMYK, così come la gestione di elementi interattivi o multimediali.

Conoscete Scott McCloud?!

Se avete meno di quarant’anni forse no. Nato Boston, 10 giugno 1960, è una fumettista e teorico del fumetto americano. Tra le sue opere, la serie fantascientifica-supereroistica Zot! nel 1984, Destroy nel 1986, Lo scultore nel 2015. Conosciuto principalmente per le sue opere teoriche: con Capire il fumetto (1993) si pone il compito di definire e esplorare storia, vocabolario e metodologia dei fumetti. Il volume, realizzato sotto forma di fumetto, è stato tradotto in sedici lingue e ha vinto  Eisner e Harvey Awards, il Prix de la critique di Angoulême e uno dei Notable Book of New York Times. Il volume ha avuto due seguiti: Reinventare il Fumetto (2000), in cui analizza le dodici “rivoluzioni” alla chiave del successo dei fumetti popolari, e nel 2001 Fare il fumetto. Tra il 1996 e il 1997 scrive Superman Adventures per  DC Comics, mentre nel 1998 disegna il graphic novel Le nuove avventure di Abraham Lincoln (realizzato con una tecnica che utilizza un mix di computer grafica e disegno in digitale).

Scott McCloud, proprio nel suo Reinventare il Fumetto, si poneva la domanda di come si sarebbe adeguato il mezzo “fumetto” all’avvento del digitale e della computer grafica. E’ stato proprio lui a proporre la possibilità di utilizzare lo scroll del monitor, come fa Webtoon e altre piattaforme, per proporre fumetti “infiniti” o comunque che non beneficiano più del volta pagina della carta!

Se amate il fumetto e vorreste diventare degli artisti in tal campo, che sia nel settore della sceneggiatura o del disegno, vi consiglio di acquistare i libri di Scott!

Usa, Webtoon prende il volo: presto si potranno leggere i fumetti digitali in aereo!

La piattaforma sudcoreana Webtoon sta avviando una collaborazione con Thales InFlyt Experience – che si occupa di offrire servizi tecnologici di intrattenimento sui voli – per mettere a disposizione il proprio catalogo di webcomics ai passeggeri a bordo. La partnership con Thales InFlyt Experience consentirà ai passeggeri di godersi i webtoon tramite i propri dispositivi mobili, migliorando l’esperienza di intrattenimento sui voli che offrono i prodotti Thales. Con una connessione Wi-Fi sempre più efficiente messa a disposizione dalle compagnie aeree, i contenuti proposti a bordo vengono ottimizzati per andare incontro alle esigenze dei passeggeri, offrendo sempre più opzioni possibili di intrattenimento. Intrattenimento in volo che, come riporta Publishing Perspectives, è considerato uno dei contesti più affidabili nel quale raggiungere i consumatori, grazie a un pubblico recettivo durante la durata del volo, e un settore aereo negli Stati Uniti che è tra i più floridi al mondo.

«I fumetti digitali sono il contenuto perfetto per i viaggiatori da consumare in volo: altamente mobili e scorrevoli, con un genere e una serie per ogni tipologia di lettore» ha dichiarato David S. Lee, a capo della divisione Webtoon degli Stati Uniti.

Kurt Weidemeyer, vicepresidente della distribuzione di prodotti digitali di Thales, ha aggiunto: «Questa partnership rappresenta una nuova aggiunta alle nostre offerte di intrattenimento che diversifica l’esperienza dei passeggeri: siamo impazienti di offrire ai viaggiatori l’opportunità di tuffarsi a capofitto nell’entusiasmante mondo dei webcomics».

Il webtoon parla anche italiano!

Tacotoon è la piattaforma di webcomic di Edizioni BD nata sulla scia della concorrenza straniera, sull’ondata di entusiasmo verso il genere manga di cui BD è titolare della linea J-POP che ha vissuto una stagione di grande interesse, il tutto in linea con un mercato del fumetto che in Italia è sempre più vivace.

FONTE dell’articolo per alcune sue parti: il giornale della libreria

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