Cresce il numero delle case editrici attive, rimane stabile il numero di titoli pubblicati

Ciao, sono Paul D. Dramelay autore del romanzo urban fantasy i Guardiani della Natura – L’ultimo Distintivo di cui puoi leggere i primi tre capitoli andando a questo link. Questo è il mio blog dove parlo perlopiù delle mie esperienze da aspirante autore, da autore che ha provato la strada self e che poi ha pubblicato con una casa editrice non a pagamento. Ma andiamo avanti!

Nel 2019 il mercato del libro aveva avuto un andamento molto positivo, con un fatturato di 3.037 miliardi di euro (+ 2,8% rispetto all’anno precedente), confermandosi come prima industria culturale del Paese. In particolare, si era assistito a una crescita della vendita dei diritti di edizione all’estero con 8.569 titoli venduti (+ 8,7% rispetto a un + 3,1% nell’acquisto di titoli stranieri). In un’ottica di lungo termine, negli ultimi 16 anni la vendita di diritti ha avuto un tasso medio di crescita molto superiore (+23,5%) rispetto a quello degli acquisti (+4,9%). Oltre il 64% della vendita dei diritti di edizione all’estero è rappresentato dall’editoria per bambini e ragazzi e, più recentemente, dalla narrativa.

Secondo i dati presentati da AIE-Associazione Italiana Editori nell’ambito della Buchmesse di Francoforte 2020, dopo le difficoltà legate al confinamento, l’editoria italiana ha registrato un nuovo incremento, passando dal -11% al -7% nel periodo da luglio a settembre 2020. In ripresa anche i canali di vendita, librerie e grande distribuzione organizzata, mentre gli editori hanno ripreso a produrre libri, con un vero boom di ebook (+13% rispetto all’anno precedente).

La percentuale di chi si dichiara lettore è in crescita ma diminuisce il tempo dedicato alla lettura.

Risultati positivi sono stati registrati anche per il numero di imprese attive (+0,1%), ma con un lieve arretramento nel numero di titoli pubblicati (-0,8%), mentre il numero dei titoli commercialmente vivi (+0,5%) ha raggiunto 1,2 milioni. Un valore, quest’ultimo, in progressivo aumento (era pari a 360mila nel 2000) e che esprime la potenzialità di avere un buon catalogo – essenza stessa del lavoro dell’editore – da valorizzare al meglio negli store on-line. La percentuale di chi si dichiara lettore nella popolazione 15-74 anni («lettore nel complesso»: libri, e-book, ascolto di audiolibri), risulta in crescita (65% rispetto al 62% del 2018), ma diminuisce, in media, il tempo che le viene dedicato, soprattutto dalle fasce più giovani della popolazione.

Questi sono alcuni degli elementi evidenziati nel Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2020, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che tra luci e ombre fotografa l’evoluzione di un settore che si sta avvicinando progressivamente ai valori registrati prima della crisi iniziata nel 2010-2011.

Per saperne di più sull’argomento potete guardare la Presentazione in slide e andare a questa pagina mentre per avere notizie sempre nuove e fresche sul mondo dell’editoria Italiana e non solo, vi consiglio di tenere sotto controllo il sito AIE

Secondo le rilevazioni Istat, nel 2022 poco meno di 4 italiani su 10 hanno letto, in un anno, almeno un libro per motivi di intrattenimento: è il numero più basso degli ultimi 25 anni. È vero anche, però, che la quota maggiore di lettori si osserva tra i giovani fino a 24 anni. Chi legge di più, in Italia, sono in particolar modo le ragazze fino ai 24 anni: 6 su 10 hanno letto almeno un libro nel 2022.

Ogni mese AIE pubblica i dati dell’andamento dell’editoria italiana di varia: romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, ad esclusione dell’editoria scolastica e professionale. Questi sono i dati in sintesi a Giugno 2023, se volete scaricare l’intero report potete andare a questo link. Mentre un report più dettagliato sull’editoria al 2022 lo trovate invece a quest’altro link.

I prezzi dei libri non aumentano, e diminuiscono i titoli pubblicati

Rispetto al 2021, calano le novità a stampa pubblicate (76.575, -10,5%), comunque in crescita del 3,8% rispetto al 2019. Il prezzo medio del venduto è di 14,84 euro, uguale a quello del 2021 e inferiore dello 0,9% rispetto al 2019. Nel 2022 calano anche gli ebook pubblicati (35.200, -28,6%).

Cresce il mercato degli audiolibri, cala dell’8% quello degli ebook

Il valore del mercato della varia, pari a 1,671 miliardi per i soli libri a stampa, cresce fino a 1,775 miliardi (-2,5% sul 2021) se teniamo conto anche di audiolibri ed ebook. Gli audiolibri, in particolare, passano da 24 milioni di euro (valore degli abbonamenti) nel 2021 a 25 nel 2022, in crescita del 4,2%. Cala il mercato degli ebook, passando da 86 milioni di euro a 79, con una flessione dell’8%.
La crescita delle librerie fisiche, il calo dell’online e della grande distribuzione

Dopo il crollo subito nel 2020, le librerie fisiche continuano la loro ripresa e chiudono l’anno con 889 milioni di euro di vendite, in crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. Tale crescita ha interessato soprattutto le librerie di catena che, nelle città, nelle stazioni e negli aeroporti hanno beneficiato della fine del lockdown. Ma questo dato non basta a bilanciare le perdite dell’online (vendite calate del 5% a 705 milioni) e della grande distribuzione che continua la sua discesa con un -10% a 77 milioni.

Il primo canale di acquisto per i libri sono le librerie fisiche la cui quota di mercato cresce al 53,2%, segue l’online con il 42,2%, la grande distribuzione si riduce al 4,6%.

Crescono i romanzi, cala la saggistica

L’andamento per generi nel 2022 è stato molto disomogeneo con una forte crescita di tutta la fiction (fumetti +8,6%, narrativa straniera +7%, narrativa italiana +4,9%) e una significativa flessione della saggistica generale (-8,6%) e professionale (-12,3%). Escludendo le prime quattro settimane dell’anno e il periodo estivo, i primi cento titoli hanno sempre venduto meno nel 2022 che non nel 2021, segnale di un mercato che si è retto più sul catalogo che sulle nuove proposte.

A conferma di ciò, il libro più venduto nel 2022 è stato in realtà pubblicato l’anno prima e, più in generale, nella top 10 compare anche un titolo del 2019 e uno di inizio 2020. Nessuna uscita programmata a ridosso del periodo natalizio è finita in top ten (l’anno scorso erano due).

I generi più venduti 

Tra i libri che hanno avuto più successo durante l’anno rispetto al 2021: la manualistica per la casa cresciuta del 247%, i romanzi d’amore italiani (+194%), la chick lit italiana (+184%), i fumetti per la fascia 10-13 anni (+64%), i quiz per il tempo libero (+61%), i romanzi d’amore stranieri (+49%), le guide turistiche (+48%).

Nei primi quattro mesi del 2023 l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, si attesta sugli stessi livelli del 2022. Mentre l’incremento rispetto ai primi quattro mesi del 2019, ovvero rispetto al periodo pre-pandemia, è del 17% a valore e del 15,6% a copie. Se ne parlerà al Salone del libro di Torino – I particolari

Nei primi 4 mesi del 2034

l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, si attesta sugli stessi livelli del 2022, segnando un –0,2% di valore delle vendite a prezzo di copertina e un -1,2% a copie. Le vendite a prezzo di copertine nelle prime sedici settimane sono state pari a 473,2 milioni, le copie vendute sono 31,2 milioni. L’incremento rispetto ai primi quattro mesi del 2019, ovvero rispetto al periodo pre-pandemia, è del 17% a valore e del 15,6% a copie.

Sono i dati rielaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori  su rilevazione di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito AIE.

Chi sale e chi scende

La narrativa italiana cresce del 17,3% rispetto al 2019 e del 2,5% rispetto al 2022. Quella straniera cresce del 21,7% rispetto al 2019, mentre cala del 4,2% sul 2022.

fumetti triplicano rispetto al 2019 (più 195,8%) ma calano del 12,1% rispetto al 2022. Bambini e ragazzi crescono del 19,4% rispetto al 2019 e calano dello 0,8% sul 2022. La saggistica generale, comprese le biografie, cresce del 14,1% sul 2019 e del 7,2% sul 2022. La saggistica specializzata cresce del 3,2% sul 2019 e cala del 7,3% sul 2022, la manualistica non accademica, che comprende le guide di viaggio e i libri di cucina, cresce dell’11,6% sul 2019 e del 10,8% rispetto al 2022.

I perché della ripresa delle librerie

Secondo i dati dell’Osservatorio AIE sulla lettura a cura di Pepe Research, la ripresa delle librerie è da attribuirsi a una precisa scelta dei lettori che nel 46% dei casi dichiarano di aver utilizzato di più la libreria negli ultimi 12 mesi per aver ridotto gli acquisti online e negli altri canali alternativi alle librerie. In particolare, tra le motivazioni addotte, nel 55% dei casi viene indicato l’aver trovato in libreria promozioni interessanti, nel 45% l’essere stato attratto da un migliore assortimento, nel 26% l’aver riscoperto l’”atmosfera” della libreria (erano possibili più risposte).

fonte IL LIBRAIO: QUI  e QUI  e QUI

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